Il Topolino Domestico (Mus Musculus) di piccola taglia circa 6-10 cm, peso tra i 15-25 gr, colore grigionero, muso appuntito, occhi piccoli e orecchie glabre. Si muove agilmente ovunque trovi un riparo comodo e sicuro per nidificare, con carta, stoffa e foglie secche. Colonizza ogni ambiente, stalla, fienile, cantina, soffitta, cucina, dispensa, guardaroba, magazzini. Alimentazione tipicamente onnivora, vive usualmente nelle case rurali o di periferia, ma possiamo trovarlo anche in città.

Il Ratto Nero o Ratto dei Tetti (Rattus Rattus) può raggiungere più di 35 cm. Corpo agile e snello, pesa circa 150-300 g. Muso appuntito, occhi grandi, orecchie glabre, color marrone-grigio. Frequenta preferibilmente i tetti, le soffitte, i balconi e le pergole. Entra nelle case in cerca di cibo e per ripararsi. Si nutre anche di rifiuti alimentari.

Sono portatori di parassiti pericolosi in quanto affetti da agenti patogeni facilmente trasmissibili agli esseri umani. La trasmissione avviene attraverso i loro escrementi, ma anche attraverso morsi e urina.

Le differenti tipologie di esca disponibili in B4GREEN sono state progettate sia per poter essere impiegate in differenti situazioni ambientali quali interno di edifici, aree esterne, luoghi umidi sia poter competere con altre sostanze utilizzate come alimento dalla popolazione dei roditori. La presenza del denatonium benzoato contribuisce alla riduzione del rischio di assunzione di una dose letale da parte dei NON TARGET.

Le esche vengono facilmente accettate e consumate da tutte le specie di roditori comunemente rinvenibili nei nostri ambienti: Rattus norvegicus (ratto grigio), Rattus rattus (ratto dei tetti), Mus musculus (topolino domestico), Apodemus sylvaticus (topo selvatico comune), Microtus arvalis (topo campagnolo), arvicole, ecc.

I Principi attivi degli anticoagulanti di ultima generazione avvelenano in modo irreversibile anche i ratti o i topi che hanno acquisito resistenza al warfarin o ad altri anticoagulanti. I roditori intossicati muoiono senza sofferenze e pertanto non mettono in allarme gli altri individui che continuano ad assumere l’esca. La morte solitamente avviene all’esterno degli edifici derattizzati perché i roditori intossicati, presi da un senso di soffocamento, si spostano verso spazi aperti.

Bromadiolone
E’ un potente rodenticida anticoagulante. Si è dimostrato efficace nelle popolazioni di ratti che avevano sviluppato resistenza ai primi anticoagulanti. Il prodotto può essere utilizzato sia in interni che in esterni contro ratti e topi. Può essere assorbito attraverso il tratto digerente, attraverso i polmoni o tramite il contatto con la pelle. I sintomi dell’avvelenamento non si presentano prima di 24-36 ore quando il veleno è ingerito e spesso compaiono dopo 2-5 giorni.

Difenacoum
E’ il capostipite degli anticoagulanti indiretti di seconda generazione ed è caratterizzato, rispetto al brodifacoum ed al bromadiolone, da una tossicità moderata nei confronti di animali non bersaglio quali cani e gatti. L’assunzione del difenacoum avvelena in modo irreversibile anche i ratti o i topi che hanno acquisito resistenza al warfarin o ad altri anticoagulanti.

Brodifacoum
È un veleno altamente letale ad attività anticoagulante, considerato la seconda generazione delle cumarine e appartenente alla famiglia delle idrossicumarine. È diventato una delle molecole più utilizzate per la formulazione di esche rodenticide. Altamente lipofila e con una velocità di eliminazione molto lenta. Ciò facilita l’avvelenamento a seguito di ingestioni consecutive.

Le esche vanno disposte possibilmente all’interno dei luoghi frequentati dai roditori, sulle loro piste, lungo i muri, negli angoli, mai in mezzo ai locali da trattare. In ambienti con travature e solai piazzare le esche anche sugli angoli alti, tra le travi e il tetto. Le esche devono essere poste all’interno di un idoneo e appropriato contenitore, fissato adeguatamente e con l’accesso previsto solo per l’animale bersaglio. Durante il trattamento la zona interessata deve essere chiaramente segnalata.