Ortoflorovivaismo

Linea Nutro Slower

I prodotti della Linea NUTRO SLOWER® nascono dalla combinazione di due tecnologie U.S.A. ad elevata efficienza. CRF Controlled Release Fertilizer e SRF Slow Release Fertilizer.
La contemporanea presenza di entrambe le tecnologie consente la razionale gestione dell’azoto nelle sue forme disponibili, assecondando senza eccessi o difetti i ritmi di assorbimento delle colture, nel pieno rispetto dell’ambiente, ripristinando peraltro la fertilità
biologica del suolo.

In natura non ci sono né ricompense né punizioni:
ci sono conseguenze. (Robert Green Ingersoll)

4 Actions

  • Nutre
  • Rinverdisce
  • Acidifica
  • Agisce sulla Fotosintesi

2 Technologies CRF – SRF

Questi due acronimi vanno a determinare la natura e il tipo di controllo della cessione della forma azotata contenuta nel concime. Inutile ricordare quanto è importante l’Azoto per la nutrizione vegetale. Questa sostanza assume particolare importanza nella stessa strategia nutrizionale.

Ma andiamo con ordine: come si costruisce un azoto CRF?
Non si fa altro che avvolgere una pallina di urea con un polimero che funge da barriera FISICA.
La barriera fisica non si degrada nei tempi utili della nutrizione richiesta, nonostante sia biodegradbile nei 24 mesi, ma nell’arco dei 60-90 gg la sua degradazione è trascurabile. La sensibilità è unicamente legata alla temperatura, più si alza, più si dilata il polimero assottigliandosi e lasciando fuoriuscire più urea rispetto alle basse temperature.

Quando le temperature sono inferiori ai 10°C non serve rilasciare azoto ureico, non viene trasformato in nitrato, dunque rimane sedimentato come un sasso. La cessione controllata permette di controllare meglio i flussi azotati nel terreno e di conseguenza quelli assorbiti dalla pianta unicamente con la temperatura da 10°C fino a 28°C. L’urea avvolta da polimero riesce a prolungare l’effetto fino a 90 gg anzichè 2-3 settimane dell’urea pura senza avvolgimento. Maggior costo unitario all’acquisto, ma durata 6 volte superiore di un concime non controllato, ma non solo meno problemi di gestione malattie e irrigazione.

La sigla SRF, invece vuol significare lenta cessione, cioè tutti quegli espedienti di natura chimica studiati per legare l’urea con altre sostanze in modo che viene rallentata la degradazione dell’urea stessa. Meno preciso e affidabile dei CRF ma più economica. I SRF sono sensibili non solo alla temperatura ma anche alla carica microbica, pH, umidità, contenuto di sostanza organica, ecc. ecc. è sempre meglio ricorrere a questi tipi di fertilizzanti anzichè ai convenzionali senza azoto protetto.

RILASCIO PROGRAMMATO DI AZOTO XCU®

L’effetto combinato della presenza delle due pellicole di polimero reticolato e di zolfo più polimero ceroso che ricoprono il granulo di azoto fungono da barriera fisica, rallentandone la cessione e limitandone la volatilizzazione e il dilavamento, assecondando di conseguenza i parametri della Direttiva Nitrati.

LENTA CESSIONE DA MUtech™

Le corte, medie e lunghe catene di Urea Formaldeide completano la cessione
nel tempo del prodotto. MUtechTM consente una nutrizione duratura e consistente fino a 10/12
settimane. L’alta qualità delle materie prime impiegate e la granulometria SGN 240,
associata ad un elevata uniformità, permettono di ottenere effetti immediati
di crescita e/o di recupero sia della parte vegetativa e sia delle radici.
La presenza combinata di Magnesio e Ferro consente un immediato e
duraturo effetto colore, migliorando l’efficienza della fotosintesi clorofilliana
e collaborando alla ripresa da eventuali precedenti stress biotici e/o abiotici.
L’ assenza di polveri evita potenziali problemi di ustioni fogliari.

SGN 240 INDICE DI ELEVATA UNIFORMITÀ

Esso altro non è che l’unità di misura che indica la consistenza del
dimensionamento delle particelle all’interno di un fertilizzante; più alto è il
numero, maggiore è la quantità di “corpuscoli” di concime di dimensioni
vicine all’SGN specificato (i granuli sono praticamente tutti uguali)

RILASCIO PROGRAMMATO DI AZOTO XCU®

L’effetto combinato della presenza delle due pellicole di polimero reticolato e di zolfo più polimero ceroso che ricoprono il granulo di azoto fungono da barriera fisica, rallentandone la cessione e limitandone la volatilizzazione e il dilavamento, assecondando di conseguenza i parametri della Direttiva Nitrati.